“A Sarajevo Ratko Mladic volle portare avanti una campagna micidiale di bombardamenti e cecchini e a Srebrenica volle perpetrare genocidio, persecuzione, sterminio, assassinio e atti disumani attraverso trasferimenti forzati.” L’ha detto all’Aja, presso il Tribunale penale internazionale, il giudice del Tribunale per la ex Jugoslavia leggendo la sentenza nei confronti dell’ex generale che è stato così condannato all’ergastolo per crimini di guerra, crimini contro l’umanità e genocidio durante la guerra di Bosnia ed Erzegovina nel 1995.
Nella prima parte della lettura del verdetto sono state riconosciute le colpe di Mladic nel massacro di Srebrenica, nelle esecuzioni di massa, nelle torture di detenuti, nelle deportazioni disumane, negli stupri.
Per commentare la sentenza di ergastolo a Ratko Mladic abbiamo realizzato due contributi.
Il primo con Asra Nuhefendic giornalista di origine bosniaca, che ha vissuto l’assedio di Sarajevo.
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Il secondo con Alfredo Sasso giornalista dell’Osservatorio Balcani Caucaso che ha seguito la vicenda.
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